Zara città
Zara è la parte più a nord della Dalmazia settentrionale e, per questo motivo, gode di una accentuata articolazione della costa. Qui viene molto praticato il turismo nautico. Più di 200 isole vi regaleranno un vero e proprio paradiso terrestre.
Il Parco Nazionale Paklenica attira gli alpinisti, i freeclimber e gli amanti del trekking. Sui fiumi Zmanja e Krupa vi attendono attività come il rafting, i kajak e le canoe. La Dalmazia settentrionale ha il 40% circa di tutte le isole croate. Il Parco Nazionale del Cherca con le cascate è meraviglioso come le fantastiche isole Incoronate.
Storia e cultura
Zara era già conosciuta come insediamento ai tempi degli Illiri. I romani sottomisero la città nel II secolo e costruirono fortificazioni, terme e acquedotti. Poco dopo Zara divenne la capitale dell’Impero bizantino.
Zara ebbe un ruolo fondamentale nella storia e anche oggi lo mantiene.
Nel 1022 Zara e la Croazia finirono sotto il potere dell’Ungheria tramite un accordo anche se Zara venne attaccata più volte da Venezia. Il re ungherese e croato Stefano II vinse su questi attacchi e conferì a Zara fama e stima.
Qualche anno dopo Zara cadde sotto il dominio di Venezia e, dopo la caduta, quest’incantevole territorio fu conquistato dall’Austria. Con il dominio francese uscì il primo giornale croato „Kraljski Dalmatin“.
Zara è sempre stata al centro degli avvenimenti in Croazia e continuerà ad esserlo.
Cosa vedere
Il centro della città di zara offre molte attrattive. Il lungomare è adatto per una piacevole passeggiata. Una bellezza architettonica degna di nota è sicuramente la chiesa di San donato. Questa chiesa preromanica fu costruita nel IX secolo come simbolo della città. All’interno essa non contiene nulla di particolare anche se è facile notare che si tratta di un esemplare magnifico d’architettura.
Anche il Forum Romanum è un’attrattiva della città, il quale si trova davanti alla chiesa di San Donato. Il foro fu costruito tra il I a.C. e il III secolo d.C.. Al foro appartiene anche il tempio dedicato agli dei Giove, Giunone e Minerva. Vale la pena visitare anche l’interno.